Un intervento di mastectomia per la rimozione di un tumore della mammella non comporta necessariamente la perdita irrimediabile del volume del seno.
E’ infatti possibile dopo l’asportazione chirurgica del cancro recuperare pienamente la bellezza del seno mediante un intervento di chirurgia plastica ricostruttiva, ripristinando l’equilibrio armonico tra le mammelle e reimpiantando pelle, tessuto mammario e capezzolo.
L’entità dell’intervento di ricostruzione dipende dalla rilevanza della mastectomia subita e dalle dimensioni e dalla profondità del tumore asportato.
Ricostruire il seno dopo la mastectomia è una scelta giusta?
Non tutte le donne scelgono di ricostruire il seno dopo un intervento di mastectomia: è una decisione personale e spesso non semplice da prendere. L’intervento di ricostruzione mammaria è infatti discrezionale, e per limitare gli effetti estetici di una mastectomia si può indossare un reggiseno e dell’abbigliamento adatto. Se quindi per motivi personali non si intende procedere alla ricostruzione del seno è certamente possibile vivere serenamente senza la parte di seno asportata.
E’ bene comunque ricordare che la chirurgia plastica negli ultimi decenni ha fatto passi da gigante, ed è cresciuta considerevolmente in qualità ed efficacia. Un intervento di chirurgia plastica può cambiare l’aspetto fisico, ma comporta spesso anche notevoli benefici psicologici: conservare quindi un seno bello può rappresentare un contributo fondamentale sia per il benessere personale della donna che della sua famiglia.
Qual è il momento migliore per un intervento di ricostruzione del seno?
I tempi dipendono da vari fattori, da scelte personali, dalle condizioni di salute al momento dell’intervento e dalle modalità cliniche con cui è stato trattato il tumore. E’ possibile infatti intervenire subito già durante l’intervento chirurgico di rimozione del seno, oppure affrontare la ricostruzione anche diversi anni dopo la mastectomia.
Se il trattamento di chemioterapia o di radioterapia è già avviato, è consigliabile ritardare la ricostruzione, ed intervenire solo alla fine del trattamento. Il chirurgo plastico e l’oncologo possono aiutare la paziente a scegliere il momento giusto per operare.
Quali sono le diverse possibilità di ricostruzione mammaria?
Prima di prendere qualsiasi decisione sulla tipologia di ricostruzione, è necessario valutare insieme al medico chirurgo le esigenze e le aspettative personali, le condizioni fisiche e gli eventuali interventi chirurgici precedenti.
Una volta definito il trattamento e l’intervento, il primo passo consiste solitamente nell’inserimento di un espansore tissutale sotto il muscolo pettorale con lo scopo di distendere i tessuti, L’espansore tissutale viene gradualmente riempito aggiungendo soluzione fisiologica. Si passa poi all’inserimento della protesi definitiva.
L’intervento presenta qualche rischio limitato: dopo molti anni gli impianti possono rompersi, provocando dolore e infezioni e potrebbe essere necessario un intervento chirurgico per rimuoverli o sostituirli. E’ quindi sempre consigliabile sottoporsi annualmente ad un controllo ecografico o ad una risonanza magnetica per verificare le condizioni della protesi.
Per ricostruire il seno, in alternativa alle protesi, è anche possibile utilizzare lembi di tessuto dell’addome. Si tratta di una procedura molto più complessa e delicata e con un decorso molto più lungo. Il seno ricostruito può assomigliare maggiormente ad un seno naturale, c’è però la possibilità che rimanganoalcuni segni di cicatrici sull’addome.
L’intervento non è affrontabile se in passato si sono già affrontate altre operazioni nella zona addominale, e non è consigliabile se si sta pianificando una gravidanza.
Può succedere che durante la mastectomia il capezzolo e l’areola (l’area scura intorno al capezzolo) vengano rimossi. In questo caso oltre a ricostruire il volume del seno si procede anche alla ricostruzione del capezzolo. Se la paziente desidera recuperare un seno bello dopo la mastectomia potrebbe quindi prendere in considerazione anche questo intervento.
La ricostruzione del capezzolo è solitamente una procedura rapida, eseguita in anestesia locale, dopo l’intervento di ricostruzione del seno.
Quanto dura l’intervento di ricostruzione del seno?
La preparazione dell’intervento di mastoplastica, inclusa l’anestesia, richiede fino a 2 ore. L’intervento dura circa 60 minuti.
Dopo l’operazione la paziente si riprende in circa 2-3 ore e viene trasferita nella stanza d’ospedale.
Qual’è il decorso post operatorio dell’intervento di ricostruzione del seno?
Il giorno dell’intervento è consigliabile il riposo assoluto. Il giorno successivo all’intervento è possibile alzarsi dal letto, sedersi e restare in piedi. La durata della degenza ospedaliera dipende dal tipo di intervento chirurgico e dal processo di guarigione. In generale il ritorno ad una piena vita normale è possibile dopo circa 30 giorni.
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